Titolare di pasticceria condannato in Cassazione per tentata violazione della privacy

 Titolare di pasticceria condannato in Cassazione per tentata violazione della privacy

Aveva posizionato telecamere all’interno del bagno per riprendere le dipendenti.

telecamere nel bagno delle quattro dipendenti che lavoravano per lui, titolare di una nota pasticceria di Modena. E’ stato scoperto e adesso è stato condannato in Cassazione che ha confermato la condanna inflitta al titolare della pasticceria dalla Corte di Appello di Bologna nel febbraio 2020 per tentata violazione della privacy. La vicenda è boccaccesca. Una delle donne si era insospettita dopo aver trovato una ‘cimice’ che bloccava il portarotoli della carta igienica posizionato davanti al wc mentre un altra mini telecamera è stata trovata alle spalle del wc. I legali del titolare avevano sostenuto la tesi che l’impianto non era idoneo a captare immagini, ma la Cassazione lo ha comunque condannato anche se non risultato riprese registrate. Le lavoratrici dopo i fatti si erano licenziate e costituite parte civile nel processo. Secondo la Cassazione l’aver collocato le telecamere era già una azione mirata “a garantire l’indiscrezione tecnologica”.

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