al Museo civico una giornata di studi archeologici

 al Museo civico una giornata di studi archeologici

Venerdì 27 maggio, dalle 9.30, nella sala ex Oratorio. Al centro del convegno il santuario romano edificato in età repubblicana a Cittanova

La scoperta di un santuario romano edificato in età repubblicana a Cittanova, lungo la via Emilia, all’intersezione con la sponda orientale del Secchia, ha fornito nuovi elementi sulle dinamiche della romanizzazione in Cisalpina.

Con l’obiettivo di presentare i dati preliminari degli scavi archeologici tuttora in corso e un confronto con analoghi luoghi di culto attestati nel nord e nel centro Italia, si svolge venerdì 27 maggio, al Museo Civico di Modena, nella sala ex Oratorio, la giornata di studi “Santuari e luoghi di culto dell’Italia settentrionale e centrale nella fase della romanizzazione”.

L’iniziativa, che si svolgerà a partire dalle 9.30, è stata promossa e organizzata, in collaborazione con il Museo Civico, dall’ Université Catholique de Louvain (Belgio) e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia, Ferrara. È possibile seguire gli interventi in diretta streaming dal sito del Museo civico (www.museocivicomodena.it/it/notizie/giornata-di-studi) e dal canale YouTube del Museo (www.youtube.com/watch?v=Sqe_B7tI08Y).

Le quattordici presentazioni che si svolgeranno in presenza e da remoto a cura di docenti e ricercatori delle Università, funzionari delle Soprintendenze e archeologi professionisti, proseguono la riflessione sui santuari di età romana nella fase della romanizzazione (tra il III e il II secolo a.C.) nelle regioni dell’Italia settentrionale e centrale, riportando i casi delle regioni Lombardia, Veneto, Friuli, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, a confronto di quelli dell’Emilia-Romagna.

Tra questi ultimi, al centro del convegno, sono le ricerche condotte tra il 2020 e il 2022 a Cittanova, all’altezza del collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo, tra la A22 e la Pedemontana, con la direzione scientifica della Soprintendenza di Bologna e la direzione tecnica di AR/S Archeosistemi di Reggio Emilia, che sono state effettuate nel comparto a nord dell’area sacra già indagata tra il 2006 e il 2009 e che hanno consentito di mettere in luce una vasta area attrezzata collegabile alla presenza del santuario. Sulla base di uno specifico progetto di ricerca e tutela elaborato dalla Soprintendenza, grazie a un finanziamento del ministero della Cultura, sono attualmente in corso un ampliamento dello scavo all’esterno del tracciato autostradale e il restauro di un primo lotto di reperti recuperati nello scavo.

La sinergia con l’Université catholique de Louvain, con il Museo Civico di Modena e con il Comune di Modena si sta rivelando uno strumento essenziale di approfondimento delle conoscenze, che esalta il ruolo sociale della ricerca archeologica.

La giornata di studi è organizzata grazie, inoltre, al sostegno di Institut des civilisations, arts et lettres (INCAL); Centre d’étude des mondes antiques (CEMA); AR/S Archeosistemi Società Cooperativa; Weunit Consulenti del Credito; Manzini Amministrazioni s.r.l. e Auto CS Autostrada Campogalliano Sassuolo s.p.a.

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