Giornata mondiale della sclerosi sistemica: la Reumatologia dell’Aou all’avanguardia in Europa

 Giornata mondiale della sclerosi sistemica: la Reumatologia dell’Aou all’avanguardia in Europa

Attivato uno scleroderna Unit. Garantisce la completa presa in carico del malato con sclerosi sistemica, dalla diagnosi alla terapia, con un approccio multidisciplinare, che vede nell’attuazione del PDTA l’impegno di tanti altri professionisti della nostra Azienda.

Anche quest’anno la Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal professor Carlo Salvarani e la Associazione dei Malati Regione Emilia Romgana (AMRER) hanno organizzato una iniziativa per la giornata mondiale della Sclerosi Sistemica per la sensibilizzazione verso questa malattia rara e ancora oggi troppo poco conosciuta.

La Reumatologia dell’AOU di Modena ha da tempo attivato una Scleroderma Unit, HUB della RER, e centro della rete europea delle malattie rare (ERN) in modo da garantire la completa presa in carico del malato con sclerosi sistemica, dalla diagnosi alla terapia, con un approccio multidisciplinare, che vede nell’attuazione del PDTA l’impegno di tanti altri professionisti della nostra Azienda.

“La sclerosi sistemica – spiega la professoressa Dilia Giuggioli, responsabile della Scleroderma Unit del Policlinico – è una malattia rara, cronica in cui l’interessamento cutaneo può essere causa di inestetismi del volto con teleangectasie, alterazioni della rima orale, ulcere cutanee spesso invalidanti. Per questo la sclerodermia è correlata ad alterazione della qualità della vita sia come benessere complessivo che dal punto di vista estetico. I colleghi del PDTA, in particolare quelli della dermatologia dell’AOU di Modena diretta dalla prof. Simoni, metterà à disposizione i professionisti per l’uso del “camouflage”.

“Il nostro aiuto – ha spiegato la prof.ssa Francesca Farnetani, dermatologa e docente UNIMORE – tramite il camouflage terapeutico, è quello di rendere le alterazioni dermatologiche del volto, in corso di sclerosi sistemica meno visibili e mascherate, cosi che la paziente possa avere un miglioramento di tali alterazioni visibili e di conseguenza un miglior approccio verso le relazioni sociali”. Anche la prof.ssa Caterina Longo, ordinario di dermatologia UNIMORE metterà a disposizione la sua esperienza per i consigli di come curare e salvaguardare la cute dei malati con sclerosi sistemica. Infine, la dr.ssa Valentina Pinto chirurgo plastico del gruppo del prof. Giorgio De Santis, sarà a disposizione per illustrarci le tecniche e possibilità del lipofilling. Consigli anche da parte della dr.ssa Gilda Sandri per la terapia occupazionale.

Altri Articoli che potrebbero interessarti

error: Content is protected !!