West Nile, previsti trattamenti adulticidi nelle aree frequentate dalle categorie più esposte
La Regione ricorda le azioni più urgenti in capo ai Comuni per scongiurare l’aumento dei casi. I consigli dell’Ausl per evitare le punture di zanzare: non utilizzare profumi e vestirsi di chiaro
Come comunicato dalla Regione Emilia-Romagna, anche la provincia di Modena è tra i territori dove la circolazione del virus West Nile è risultata più alta nelle ultime settimane. Per questo motivo, la stessa Regione ha chiesto ai Comuni delle aree più esposte di effettuare trattamenti adulticidi settimanali fino al 10 settembre negli ambienti frequentati dai più anziani. In particolare, è necessario prestare particolare attenzione, con interventi ad hoc, ai luoghi dove maggiore è la presenza di ultrasessantenni, come ad esempio ospedali, strutture socioassistenziali e luoghi di aggregazione, qualora siano dotati di spazi verdi circostanti, fruibili dagli utenti nelle ore serali. Inoltre, a tutti i Comuni il cui territorio si estende nelle zone di pianura, pedecollinari e collinari, è chiesta l’attuazione rigorosa degli interventi di lotta antilarvale che ad essi competono, specialmente in occasione di manifestazioni che comportino il ritrovo di molte persone (oltre 200 presenze) nelle ore serali all’aperto.
Il contatto col virus di solito causa un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può però portare allo sviluppo della malattia West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti. Dall’inizio dell’estate 2022 sono 8 i casi di forme neuroinvasive di West Nile riscontrati in provincia di Modena.
In caso di infezione da Virus West Nile (trasmessa all’uomo dalla zanzara comune) non è necessario operare una disinfestazione con adulticidi in un’area definita attorno alla residenza dei soggetti ammalati perché, a differenza di quanto succede per le infezioni veicolate dalla zanzara tigre (Chikungunya, Dengue o Zika), la persona infettata, non potendo trasmettere il virus ad altre zanzare, non costituisce un elemento di rischio per la propagazione dell’infezione ad altre persone.
In questi giorni l’Ausl intensificherà le attività di comunicazione rivolte ai cittadini affinché adottino comportamenti corretti sia rispetto alla protezione che alle misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare. È molto importante prestare particolare attenzione nell’evitare le punture di zanzare: per esempio quando si esce di casa nelle ore serali e notturne, periodo nella giornata in cui le zanzare comuni sono particolarmente attive, è necessario avere cura di non utilizzare profumi o dopobarba (queste essenze attirano gli insetti). E ancora: è preferibile indossare abiti di colore chiaro che non lascino troppe zone del corpo scoperte e utilizzare repellenti cutanei con formulati diversi a seconda dell’età, oltre all’uso di zampironi, elettroemanatori e zanzariere nelle abitazioni. Occorre poi eliminare tutti i possibili ristagni d’acqua e usare periodicamente i prodotti larvicidi: alle zanzare basta poca acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi.