Ottobre senza una goccia d’acqua, il mese più caldo di sempre

L’Osservatorio Geofisico di Unimore ha rilevato che nel mese di ottobre 2022 la temperatura media mensile è stata di 19.3° C e 0.0 di precipitazioni e salvo improbabili mesi di novembre e dicembre freddi estremi, il 2022 è avviato a diventare l’anno più caldo da almeno due secoli.

L’Osservatorio Geofisico di Unimore ha rilevato nel mese di ottobre 2022, presso la sede storica di Piazza Roma, una temperatura media mensile di 19.3°C e 0.0 mm di precipitazioni. Il mese risulta così il più caldo in assoluto dall’inizio delle Osservazioni a Modena nonché il primo e unico mese di ottobre con assenza totale di pioggia misurabile.

Stupisce l’entità del record di temperatura; il precedente mese di ottobre più caldo era quello del 2001 con 17.9°C di temperatura media, valore sfiorato nel 2014 (17.8°C) che è il secondo ottobre più caldo. Prima del 2001, mai si erano superati i 16.7°C di temperatura media, a ottobre 1988. In pratica, il record del 2022 supera di 1.4°C il precedente e recente ottobre più caldo, e di ben 2.6°C il record precedente al 2001.

Rispetto alla climatologia 1991-2020 il 2022 eccede di +3.8°C, l’anomalia sale a 4.8°C rispetto al periodo 1961-1990, periodo di riferimento per valutare i cambiamenti climatici sul lungo periodo.

Sorprendente anche l’assenza di pioggia, in quello che, climaticamente, è il mese più piovoso dell’anno, con una media di 83.0 mm nel periodo 1991-2020. Mai nella storia climatica modenese dall’inizio delle misure dell’Osservatorio (1830) un mese di ottobre si concluse completamente asciutto. Rari anche i mesi di ottobre sotto la soglia di 1 mm (definizione di giorno piovoso), sono solo due finora, l’ultimo il 1970 con 0.8 m, l’altro nel 1924 con 0.4 mm.

La straordinarietà del mese è confermata dai dati delle nostre altre stazioni, a Modena Campus la temperatura media risulta di 17.9°C, a Reggio Emilia di 16.9°C. In queste stazioni i pluviometri hanno rilevato lievi precipitazioni, rispettivamente 0.8 mm e 1.2 mm, non dovuti a perturbazioni ma alle precipitazioni “occulte” della nebbia, in pratica debolissime pioviggini originate quando la nebbia è particolarmente fitta o si solleva formando nubi stratificate e si condensa in goccioline in grado di precipitare.

Anche questi dati, nelle pur brevi serie storiche disponibili, dal 2010 a Modena Campus e dal 2013 a Reggio Emilia, appaiono straordinari e da record rispetto al passato.

“In pratica – concludono Sofia Costanzini, Francesca Despini e Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico di Unimore – l’ottobre 2022 è un evento estremo paragonabile all’anomalia dell’estate 2003 e dell’appena conclusa estate 2022. Tanto per fare alcuni paragoni, il mese è risultato più caldo dei mesi di settembre 2001 e 2002, e di diversi mesi di maggio recenti, come 2021 e 2019, o dei freddi mesi di giugno del passato come giugno 1933, mentre a questo punto, salvo improbabili mesi di novembre e dicembre freddi estremi, il 2022 è avviato a diventare nettamente l’anno più caldo da almeno due secoli”.

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