“Caso” Galvantubi, la protesta della Cgil fuori dal tribunale

Sit in questa mattina davanti al Tribunale di Modena per la protesta della CGIL: la richiesta è che vengano resi obbligatori gli ammortizzatori sociali in caso un’azienda fallisca. C’è infatti il precedente della GalvanTubi, fallita a febbraio scorso ma la cui proprietà non ha richiesto, come d’abitudine, la cassa integrazione per 60 lavoratori.
Il fallimento di GalvanTubi, azienda metalmeccanica di via Olanda a Modena, spalanca un inquietante vuoto normativo: il rifiuto da parte della proprietà di richiedere la cassa integrazione per i lavoratori rappresenta un precedente inedito, che dallo scorso febbraio lascia 60 persone senza alcun sostegno economico. La CGIL ha dunque deciso di manifestare davanti al Tribunale affinché gli ammortizzatori sociali diventino, in caso di fallimento, un obbligo giuridico dato che, incredibile ma vero, ancora non lo sono.
Oltretutto i 60 lavoratori GalvanTubi venivano già, ben prima del 6 febbraio, da un periodo di crisi aziendale con stipendi arretrati. Alcuni di loro, in azienda da trent’anni e in età vicina alla pensione, non si sono ancora ricollocati nel lavoro e la situazione è critica.

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