A Modena raddoppiano i ‘muri’ liberi’ per la street art

 A Modena raddoppiano i ‘muri’ liberi’ per la street art

Diventano dieci gli spazi per opere di writing previsti dal regolamento del 2021. Non solo Chiesi, Bortolamasi: “Palestre d’arte a cielo aperto per sviluppare la creatività”

Raddoppiano i “muri liberi” che la città di Modena mette a disposizione per la realizzazione di opere di writing e di street art temporanea su spazi pubblici in diversi luoghi della città. Erano cinque quando nel 2021 il Consiglio comunale approvò all’unanimità il regolamento per la gestione e l’utilizzo di queste superfici e ora diventano dieci con la delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale su proposta dell’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi.

L’iniziativa rientra nel percorso avviato per promuovere l’espressione artistica e la creatività di giovani talenti contribuendo anche al decoro della città, sostenendo percorsi di riqualificazione urbana attraverso opere di arte pubblica.

“Si tratta di palestre d’arte a cielo aperto che possono consentire a tutti di sviluppare la propria creatività senza danneggiare edifici pubblici o privati che non sono inseriti nel progetto e rispettando, nei contenuti delle opere, i principi di fondo della convivenza civile”, sottolinea Bortolamasi ricordando che questa opportunità si affianca alle tante iniziative artistiche che già caratterizzano la città e che stanno partendo, come il murales di Andrea Chiesi sulla parete della nuova palestra Sigonio.

“La cornice è quella del progetto Urbaner – spiega Bortolamasi – con il quale si intendono valorizzare le culture che si formano in ambito urbano: dalla catalogazione alla digitalizzazione di queste opere di arte contemporanea, insieme a un lavoro di indagine che attraversa le culture e sottoculture giovanili e urbane. Modena è una città di riferimento per questo linguaggio artistico caratterizzato da elementi di socialità, incontro e relazione. E che può avere un ruolo significativo nei processi di rigenerazione urbana”.

I nuovi “muri liberi” sono stati individuati nel sottopasso di via Stradella (sotto al cavalcavia della complanare Einaudi e dell’autostrada), nel sottopasso stradello San Giuliano (lato pista ciclopedonale), nel sottopasso strada delle Quattro Ville (ciclopedonale sotto la ferrovia), nel sottopasso di via Villanova (ciclopedonale sotto la ferrovia, entrambi i lati), nei muri delle piste ciclabili adiacenti il cavalcavia Cialdini).

In queste aree verrà inserita la segnaletica che indica che quella superficie fa parte del progetto “Muri liberi” e che deve essere rispettato il regolamento per la gestione e l’utilizzo degli spazi pubblici dedicati, appunto, al writing ella street art.

Queste aree si aggiungono alle prime cinque introdotte nel 2021: i sottopassi di via Finzi, all’altezza dell’incrocio con la Statale 12, e di via Neviani (vicino al cimitero di San Cataldo), di quelli della tangenziale Carducci (sotto la tangenziale, nel collegamento tra via Nonantolana e via Repubblica Val di Taro) e della tangenziale Pirandello (nel collegamento tra via Pedana Nord e via Pedana sud), del muro adiacente la ciclabile che collega via Bisi e via La Spezia, vicino alle scuole medie Carducci.

GARANZIE CON IL REGOLAMENTO

Una targa per segnalare gli spazi utilizzabili, vietate le immagini offensive, i simboli di partito e le pubblicità

Al momento gli spazi messi a disposizione come “muri liberi” sono tutti pubblici, ma il regolamento prevede che possano essere anche privati cittadini, compresi i complessi condominiali, a mettere a disposizione aree le opere di writer e artisti. L’unica esclusione è per gli edifici e le aree vincolate in base alle leggi per la tutela del patrimonio storico artistico, ambientale, e architettonico, salvo specifica autorizzazione della Soprintendenza.

I “muri liberi”, riconoscibili grazie a una targa, in base al regolamento possono essere usati liberamente sia nel primo utilizzo che nei successivi: il Comune, infatti, non garantisce una permanenza minima delle opere realizzate poiché la loro durata, come è nello spirito di questa forma artistica, è determinata dall’utilizzo che altri autori desiderino fare dello stesso muro, in modo che tutti abbiano uguale possibilità di esprimersi. L’utilizzo dei “muri liberi”, inoltre, autorizza implicitamente la pubblicazione e la riproduzione delle opere di street art da parte dell’amministrazione comunale.

Non possono essere realizzate opere che contengano immagini, scritte o simboli in contrasto con le norme sull’ordine pubblico o offensive del pudore, della morale e della persona; messaggi intolleranti o offensivi nei confronti di religioni, etnie, generi e appartenenze politiche; riferimenti a simboli di partito; messaggi pubblicitari espliciti o impliciti; elementi coperti da diritti d’autore di terzi. Le opere realizzate, dunque, devono essere originali.

Gli artisti, infine, devono operare in modo da non provocare alcun tipo di danno alle cose pubbliche e private, e da non costituire ostacolo per la circolazione. Per le violazioni è prevista una sanzione pecuniaria e il ripristino dei luoghi.

Altri Articoli che potrebbero interessarti

error: Content is protected !!