A scuola di legalità: la Polizia di stato incontra gli studenti
A scuola di legalità: la Polizia di Stato incontra gli studenti della scuola secondaria di primo grado “San Carlo” di Modena. Tra gli argomenti più apprezzati: l’App YouPol, il canale diretto con la Questura per segnalare episodi di spaccio, bullismo e violenza domestica.
Nell’ambito di un ciclo di appuntamenti sul tema della legalità rivolto agli studenti degli istituti scolastici modenesi si inserisce l’incontro tenuto questa mattina presso la scuola secondaria di primo grado “San Carlo” dal Commissario Capo Salvatore Di Cristofaro, Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Modena e da personale della Squadra Volante.
L’obiettivo è quello di accrescere nei giovani il senso civico, attraverso la diffusione della cultura dei valori civili quali il rispetto reciproco, il rispetto delle regole, la solidarietà e l’inclusione affinché possano affrontare la vita con maggiore consapevolezza e responsabilità.
Argomento che ha attirato l’attenzione e suscitato la curiosità della giovane platea è stata YouPol, l’app realizzata dalla Polizia di Stato e scaricabile gratuitamente da dispositivi IOS e ANDROID, per denunciare anche in anonimato episodi di spaccio, bullismo e reati di violenza domestica, di cui si è vittima o testimoni.
L’app – ha spiegato il dott. Di Cristofaro – dà la possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi, immagini, video e file audio agli operatori della Polizia di Stato o di chiamare direttamente dall’applicazione il NUE. Le segnalazioni, che vengono ricevute e prese in carico dalla sala operativa della Questura competente per territorio, sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente indicare il luogo dove sono avvenuti i fatti.
Nata per segnalare episodi di spaccio e bullismo, la sua funzione è stata estesa, con l’inizio della pandemia, anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche. Altra recente novità è l’introduzione della chat che può essere attivata dalla sala operativa ricevente e per mezzo della quale possono essere inviati in tempo reale messaggi e file multimediali come avviene per le applicazioni di messaggistica istantanea. Ultimamente è stata inserita anche la possibilità di nascondere l’app sul telefono per tutelare le vittime di violenza di genere in modo che se qualcuno si impossessa del loro dispositivo non rischiano di essere scoperte.
L’applicativo è nato per garantire ai cittadini, soprattutto ai giovani, vicinanza attraverso strumenti più familiari in qualunque ora della giornata, affinchè non si sentano mai soli.
Al termine della lezione in aula, il momento di svago: i giovani studenti hanno potuto osservare da vicino una Volante messa a loro disposizione nel cortile della scuola.