Modena volley. Beatrice De Maio accusa i fratelli Earvin e Swan Ngapeth: “Mi hanno offesa e spintonata in un locale”

 Modena volley. Beatrice De Maio accusa i fratelli Earvin e Swan Ngapeth: “Mi hanno offesa e spintonata in un locale”

La denuncia ai carabinieri da parte della consigliera comunale, con l’ipotesi di violenza privata, nei confronti dei due pallavolisti del Modena Volley. Immediata la risposta della società che difende tutti i suoi atleti e parla di “una vicenda vergognosa”.

“Sono stata aggredita verbalmente e spintonata da alcuni giocatori del Modena volley”. La replica della società: “La squadra non c’entra nulla. Siamo scontertati”. Protagonisti della vicenda e del botta e risposta sono una nota politica modenese (non è stato reso noto il nome), che in merito all’episodio ha presentato denuncia ai carabinieri, e il presidente di Modena Volley, Catia Pedrini, che difende a spada tratta i suoi due giocatori gialloblu, i fratelli Ngapeth, Earvin e Swan.

I FATTI. L’episodio sarebbe avvenuto la sera del 6 aprile in un noto locale modenese, il 24 ore, dove la giovane politica si era recata in compagnia di un amico.La donna si sarebbe avvicinata al tavolo del Modena Volley per consegnare una felpa ad uno degli sportivi, suo conoscente, ma sarebbe stata – racconta – pesantemente insultata, aggredita verbalmente, minacciata ma anche spintonata da uno dei due. La donna, che si definisce sotto choc per l’accaduto, punta il dito in particolare contro Swan ed Earvin Ngapeth, fratelli, entrambi in forze alla Leo Shoes. Earvin è anche campione olimpico in carica con la nazionale francese.

Nella denuncia presentata ai Carabinieri, la politica modenese sostiene di essersi avvicinata al tavolo del Modena Volley per restituire un indumento a uno dei pallavolisti. A quel punto alcuni giocatori, tra cui i due fratelli N’Gapeth, l’avrebbero pesantemente insultata davanti a tutti gli altri avventori del locale. La donna quindi avrebbe chiesto spiegazioni circa il ‘trattamento aggressivo’ che le era stato riservato ma le sue domande avrebbero scatenato reazioni ancora più violente ancora. In quel contesto infatti Swan Ngapeth avrebbe continuato ad insultarla e – una volta rientrata nel locale, dopo aver accompagnato fuori un amico – sarebbe poi intervenuto il fratello Earvin, che l’avrebbe spintonata all’improvviso. Solo a quel punto sarebbero intervenuti altri compagni di squadra ma non per aiutarla, bensì per insultarla nuovamente. Temendo per la propria incolumità fisica la donna si sarebbe allontanata per poi trovarsi nuovamente dinanzi Earvin, che l’avrebbe seguita tra le auto all’esterno del locale. La donna, difesa dall’avvocato Devis Panisi, ha poi sottolineato di aver ancora timore per la propria incolumità e di essersi vista costretta a ricorrere a cure mediche.

Nella denuncia la donna parla di comportamenti “non solo violenti ma anche lesivi, non solo come donna ma come essere umano”. Alcuni dei giocatori si sarebbero successivamente scusati con la stessa a seguito dell’accaduto.

LA RISPOSTA DELLA SOCIETA’

Sull’episodio interviene il presidente del Modena Volley Catia Pedrini. “Sono sconcertata sinceramente: si tratta di una signora che ha intrattenuto una relazione di natura privata con un nostro giocatore. Poi non so cosa sia accaduto tra loro. Quel che so è che si è presentata in un locale, davanti alla squadra e ha tentato di provocare alcuni dei giocatori, tra cui Swan. E’ stata invitata ad allontanarsi ma è tornata e li ha seguiti mentre andavano a casa, coinvolgendo Earvin che era ignaro di tutto, fuori da qualsiasi scaramuccia. Lei si è messa a gridare che era stata picchiata, ma posso garantire che la squadra non c’entra nulla. E’ stata lei a insultare i giocatori. Per me la questione – chiude Pedrini – è semplicemente vergognosa”.

Il post campionato di Modena Volley dunque sembra essere caratterizzato dalle vicende giudiziarie, quindi extra sportive, perchè di queste ore la notizia secondo cui Dragan Travica, palleggiatore di Perugia ex Modena, avrebbe sporto denuncia a carico di Earvin Ngapeth, che dopo la quasi-rissa di gara-1 (costata due turni di squalifica a Leal) aveva accusato l’ex palleggiatore Azzurro di aver rivolto a Yoandy Leal un insulto razzista; Travica si sente diffamato, “coscienza pulita, ora querelo” spiega in una nota. Un’altra spina nel cilicio di una stagione che doveva essere gloriosa ed è finita nel peggiore dei modi, senza dimenticare che anche il futuro del club è ancora tutto da scrivere.
Verrà scelto di proseguire nel lavoro avviato quest’anno o si intenderà ripartire da zero? Di sicuro c’è che tutti i campioni vantano un contratto triennale a cifre parecchio alte.

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